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| CHI HA
PAGATO PER LA TUA PELLICCIA?
 Ogni
anno vengono uccisi milioni di animali selvaggi,
solo per il valore della loro pelle. La maggior parte, quasi 30
milioni, viene uccisa con le tagliole. Un terzo di essi va perduto
perché a forza di morsi si staccano la zampa, il piede o le dita.Nello stomaco delle volpi artiche prese in trappola spesso vengono trovate parti del loro stesso corpo: frammenti di denti rotti nella lotta con la tagliola e talvolta parti di piedi maciullati, pezzi di pelliccia, brandelli di pelle, schegge di ossa... Gli animali da pelliccia presi in trappola sono circa 12 milioni. Ma questa è solo una parte della tragedia. Per ogni due di loro ne rimangono intrappolati altri tre inutili ai fini della pelliccia, senza valore commerciale. Tutte le specie animali restano in trappola, quelli che hanno un valore e quelli che non valgono niente, i predatori e gli animali domestici, quelli ancora immaturi e le femmine gravide: la trappola non fa distinzioni. Se si potessero riunire in un sol posto tutti questi milioni di animali, i loro corpi spezzati, martoriati, gli occhi incavati e i musi congelati, farebbero una montagna di morte da atterrire. Prof. Howard Moore - zoologo L'ERMELLINO è un piccolo animale la cui pelliccia è la più nobile e regale di tutte. Questa pelliccia è troppo preziosa per rischiare che venga danneggiata dalla trappola, perciò si usano sbarre metalliche coperte di grasso. Il grasso attira l'ermellino che lo lecca. Il freddo intenso agisce sul ferro in modo che la lingua dell'ermellino ci resta incollata, come se fosse presa in una morsa. Non esiste possibilità di fuga, a meno di strappare la lingua. Gli inevitabili tentativi di fuggire fanno sì che una parte sempre più estesa della lingua aderisca allo spietato ferro, e pian piano tutta la regione della bocca può indurirsi completamente per la prolungata esposizione al terribile gelo artico. Il VISONE è un animale tenace, che lotta tentando di liberarsi a forza di strappi e sbalzi. Si contorce e si dimena disperatamente. Dopo un po' di tempo, per la pressione delle ganasce della trappola e per il gonfiore causato dalla ferita, la circolazione del sangue si arresta, il piede diviene insensibile, ma il dolore nella parte superiore della gamba tumefatta e sulla spalla aumenta: il visone soffre atrocemente. La zampa congelerà in poche ore o in un giorno, secondo il tempo. Dopo che la zampa si è congelata o è diventata insensibile, il visone impazzito dal dolore se la morderà. Qualche volta, a forza di mordere, si stacca il pezzo di zampa che è rimasto tra le ganasce della trappola e il visone riesce a sfilare la zampa. Altre volte morde la zampa stessa... e a forza di mordere e di contorcersi (se non muore di congelamento prima), dopo diversi giorni, specialmente se l'osso è rotto, taglierà l'ultimo nervo che unisce la zampa al piede e scapperà. Le RENNE non servono solamente a trainare la slitta di Babbo Natale. Forniscono anche la loro pelle per eleganti giacche, giubbotti, giacconi. La fornitura comincia in Lapponia con l'annuale mattanza. Le oltre 200.000 renne che pascolano fra i boschi di betulle vengono radunate nel recinto del grande massacro e comincia la festa, rituale, sembra, come la corrida: i maschi vengono catturati al laccio, trascinati presi per le corna, abbattuti in terra e finiti con un coltello: 70.000 maschi ogni anno nel recinto della mattanza. I Lapponi hanno smesso di fare i nomadi e controllano i loro branchi con l'elicottero. "...abbiamo visto piccole foche "giocare a fare il morto", correre, strillare, orinare, defecare o addirittura cercare pateticamente di difendersi combattendo... abbiamo visto l'angoscia delle foche madri che assistevano al massacro dei loro piccoli (...) le foche adulte vengono uccise a fucilate e molte si rifugiano sotto il ghiaccio dove muoiono di una morte penosa e lenta (...) i piccoli animali erano ancora vivi e cercavano di difendersi mentre venivano scuoiati (...) Poi, quando cala la sera e gli uomini vanno a riposare, si leva il lamento sconsolato delle foche sopravvissute, rimaste accanto ai cadaveri dei loro piccoli. La richiesta di pelli bianche è diminuita, ma alcuni commercianti hanno aggirato l'ostacolo tingendo ogni capo e rendendo così impossibile determinare la provenienza. La pelle di LEOPARDO è preziosa, non la si può sciupare, qualsiasi ferita la danneggerebbe. Per evitare questi inconvenienti un sistema è questo: si prende il soggetto che deve dare la pelle a una gentile signora o a un delicato signore, e lo si introduce in una gabbia strettissima che lo immobilizza; intanto a parte si arroventa una lunga barra di ferro. Poi si introduce la barra rovente nell'ano e la si spinge a fondo fino ai polmoni. La pelliccia rimane intatta. ...e per la borsetta o le scarpe... Per ottenere le pelli dei SERPENTI, delle LUCERTOLE e di altri RETTILI, si inchiodano questi animali vivi a un albero o ad un palo, facendo passare il chiodo attraverso la testa; poi si pratica un'incisione sulla parte posteriore della testa e si strappa la pelle, tutta intera, in un sol colpo La pelle viene tirata via come se la povera creatura fosse dotata di una chiusura lampo. Dopo averli spellati, nessuno si cura di questi animali anche se possono passare dei giorni prima che la morte metta fine alle loro torture. Zanzare e formiche tormentano poi a morsi e punture il povero animale spellato, finché dopo diversi giorni il corpo dissanguato pende senza vita coperto di insetti. ...ma molti di questi animali vengono dagli allevamenti...  Non
credere che la situazione sia migliore per gli animali da allevamento,
anzi... Questi vivono in luride gabbie di rete metallica che feriscono
loro le zampe, esposti alle intemperie perché la pelliccia diventi
più folta. Le condizioni innaturali in cui sono costretti fanno
sì che casi di cannibalismo siano tutt'altro che infrequenti, ed
alla fine della loro triste vita vengono uccisi tramite elettrocuzione
ano-vaginale perché la loro pelliccia ha troppo valore perché si
rischi di rovinarla.Se tutto questo non ti piace c'è qualcosa che puoi fare da subito...  NON
ACQUISTARE, NON INDOSSARE, NON REGALARE, NON ACCETTAREcapi in pelle, di nessun genere. È il consumatore che crea la domanda ed è lui, in ultima analisi, il colpevole. Affermare che la propria pelliccia è vecchia, che tanto ve l'hanno regalata, è solo una scusa: quella maledetta pelliccia portata in giro continuerà a fare pubblicità ai pellicciai e a dar lavoro agli assassini di animali indifesi. Informazioni a cura della L.A.V.
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