:: Sconvolgenti immagini di un ambientalista
31 Oct, 2003
Autore:OLS

La tecnica è quella di sempre, da 400 anni: individuato un branco, i cacciatori adescano i delfini con particolari remi che producono un suono ritmico e regolare che confonde gli animali, li disorienta. Finiscono così - guidati dai pescatori- in piccole insenature come questa dove i delfini vengono catturati e uccisi con un falcetto. Queste immagini sono state realizzate da un'associazione ambientalista americana che- violando i divieti di accesso alle zone di caccia- ha mostrato così come avviene la mattanza di delfini in questa regione del giappone. "Le immagini -dice uno dei giovani attivisti- non rendono l'orrore di quanto avviene qui ogni giorno da ottobre ad aprile, stagione della caccia. Gli animali -spiega- muoiono tra enormi sofferenze e incredibile paura. Il fetore della mattanza non è descrivibile". L'effetto cercato in poche ore è stato raggiunto: le foto degli animali massacrati nella città di Taiji hanno raggiunto ogni angolo della Terra, immagini rafforzate dai racconti degli animalisti e dai numeri della mattanza: 21 mila capi all'anno la quota fissata dal governo giapponese per la cattura di delfini. La carne viene in parte consumata cruda dagli stessi pescatori, in parte venduta. Attività redditizia in questo angolo del Giappone. Solo nella città di Taiji la cooperativa di pesca conta 600 soci e tra questi 70 sono specializzati nella caccia al delfino. Additati dagli ambientalisti come crudeli macellai di mammiferi innocenti, oggi le autorità giapponesi ricordano che non esiste alcuna moratoria che vieta la caccia dei delfini nel mondo, una pratica che in quella regioni, ha una tradizione secolare.

fonte: TG5.it