Mobilitiamoci!
Oltre la Specie


Iniziative di protesta del 04/02/2005

 

APPELLI:

AIUTIAMO I CANI DELLA TURCHIA!

Riceviamo da: WWW.APERTISVERBIS.ORG

Riceviamo un appello importante dalla Turchia, preghiamo tutti di aiutarli nella lotta al randagismo e a migliorare le condizioni dei cani nei canili vi prego di fare girare in tutte le liste grazie

Negli ultimi mesi vi abbiamo regolarmente lanciato grida di aiuto provenienti dalla Turchia. La situazione, però, sembra andare di male in peggio. E' per questo che ora proponiamo di estendere la nostra campagna di protesta anche all'Italia.

I cani randagi turchi vengono avvelenati, picchiati e trascurati in modo massivo. La legge turca per la protezione degli animali, che è stata approvata il 3 luglio 2004 è semplicemente ignorata dal governo, dalle autorità locali e dai cittadini.
Le risposte che riceviamo alle nostre grida di aiuto vanno da "Non abbiamo alcun potere per agire", a " siamo già pieni di problemi".
Ma sino ad ora nessuno ha reagito in maniera efficace. Come è possibile che i politici olandesi ed europei, le organizzazioni per la protezione degli animali in Olanda e nel mondo lascino che ciò accada senza neppure che il governo turco sappia della nostra disapprovazione per questi atti? Anche quando non si ha la possibilità di agire, o si è già saturi dei propri problemi, c'è sempre la possibilità di fare almeno udire al governo turco le vostre voci.
Di seguito vi sono dei link dove troverete le fotografie e le descrizioni che abbiamo ricevuto oggi. Per favore, ancora una volta vi chiediamo con forza di far sì che la vostra disapprovazione per tutto questo giunga alle orecchie del governo turco!
Queste prime foto sono state scattate nel canile di Sivas, in Turchia. I cani ospitati in questa struttura, così come in altri centri analoghi turchi, sono gravemente negletti. Queste immagini sono state scattate recentemente. Regolarmente, teppisti accedono al canile di notte, a causa della recinzione inadeguata, e percuotono e uccidono gli animali, lasciando bottiglie di birra vuote dappertutto. Le autorità locali sono consapevoli di ciò che accade, ma non agiscono in nessun modo.
Le seguenti foto provengono da un canile nel quartiere di Bahcesehir, ad Istanbul, Turchia. Numerose volte abbiamo segnalato la gravissima situazione in cui versa questo canile.

Se volete, potete leggere in proposito il nostro sito web:

http://www.actiezwerfhonden.nl/Eng/Actueel/Laatstenieuwsindex.htm

e potete trovare ulteriori foto a questo indirizzo:
http://gif.actiezwerfhonden.nl

Inoltre abbiamo di recente ricevuto una email in cui ci informavano che il direttore del canile municipale di Izmir non permette che i cani vengano sterilizzati; cani maschi e femmine vivono negli stessi recinti.
http://www.geocities.com/izmirdogs.

Vi invitiamo a far sì che le vostre voci vengano presto udite, e a scrivere lettere protesta al governo turco. Dobbiamo parlare in nome di coloro che non hanno voce, gli animali, essi hanno urgente bisogno del nostro aiuto.

Vi preghiamo gentilmente di inviare una copia della vostra email di protesta al governo turco anche a noi. A nostra volta, noi inoltreremo le vostre lettere ai volontari che operano in Turchia per la salvaguardia degli animali, incoraggiandoli ad andare avanti col loro lavoro.
Grazie,

ActieZwerfhonden.
www.actiezwerfhonden.nl


Scrivere A:
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected]

e in copia nascosta: [email protected]


Messaggio tipo:

We have seen the pictures of dogs being mistreated by citizens just for fun or as a result of fear, fear caused by lack of information and education.
We know about dogs being poisoned by the authorities or being caught by municipal dog catchers to be imprisoned in poor "shelters", shelters that would not even deserve to be called that way in our countries.
You probably know that there is no such problem as street dogs in our countries as every dog owner knows his responsibility and most dogs are being neutered. Very few dogs are dumped and in the rare case that some uncivilized human being dumps a dog, it is rescued, sheltered, neutered and re-homed.
The voice of people wanting to boy-cot tourism to your country for this reason is getting stronger and stronger.
However we also know that there are several organisations in your city willing and able to solve this problem in a more dignified and human way.
This solution called Neuter and Release is authorized by the WHO and the WSPA and has proved to be the solution of the stray dog problem in many other cities in the world. The pain and the anguish of the animals in the Bahcesehir shelter do not stop. First they carried off 100 of dogs to the hills. After the protested of the animal care against this action, they gave to them back 81 dogs . 1 Month later, again, 40 dogs were carried off and killed. The common grave of these killed animals is a dried up brook. The remaining dogs, which are still in the shelter, are punished by leaving them without food. The dogs are kept on a wet concrete floor. They are in a very poor condition, most of them are weak. There is no (medical) care for the weak and hungry animals. There are about 160 - 180 dogs in the Bahcesehir Shelter. The food provided to the dogs is garbage, which is dumped in the middle of the shelter with 2 wheel-barrows. The dogs gorge this garbage, because they do not have enough to eat. The two current workers in the shelter, are cruel to the animals. The vet is only there for show.
No one is allowed into the shelter. Animal protection workers wanting to enter the shelter, are carried away by the police.

THE DOGS ARE VERY POORLY AND IN BAD SHAPE.THEY ARE KILLED WITH A NEWLY DEVELOPED METHOD, NAMELY:

- BY STARVATION,- BY KEEPING THEM IN WET AND DIRTY SURROUNDINGS and- BY EXTREMELY UNHYGIENIC LIVING CONDITIONS.

Many European Union citizens (not only in Germany) absolutely expect Turkey to observe European Union animal protection regulations in principle even before Turkeys acceptance into the European Union.

Sincerely

Nome Cognome Nazione



BASTA CON LE FESTE SADICHE IN SPAGNA

Dal Notiziario Animalista - Animalitalia <[email protected]>

Il 7 febbraio ci sara', come ogni anno, la fiesta del Pero Palo e una serie di altre feste con animali nell'Extremadura in Spagna; questa mail aiuteranno le associazioni animaliste internazionali e spagnole nella protesta turistica e di boicottaggio economico

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MESSAGGI PER LE PROTESTE (seguono le spiegazioni dettagliate)
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(blocco unico con copia e incolla)

[email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected], [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]

Messaggio tipo:

Estimados Señores,
Les comuniquémos nuestra fuerte oposición a las fiestas con animales en Extremadura, como la de Villanueva. Estas fiestas perjudican intensamente la imagen turística de Extremadura; invitaremos parientes y amigos a no visitar Vuestra región hasta cuando estas crueldades no serán prohibidas. Pedimos el respeto de la ley y que no permitan maltratar el burro en la fiesta del Pero Palo y en la otras fiestas
No compraremos "Pimentón de la Vera" ni en nuestra tienda local ni por Internet, mientras se siga utilizando a un burro vivo en la fiesta de 'Pero Palo' en Villanueva de la Vera y a maltratar los animales en las fiestas de Caceres.

Distintamente

nominativo e localita'


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Traduzione:

Comunichiamo la nostra forte opposizione alle feste con animali in Extremadura, come quella di Villanueva. Queste fiestas pregiudicano molto l'immagine turisitca dell'Extremadura; inviteremo parenti e amici a non visitare la Vostra regione fino a quando queste crudeltà non saranno proibite. Chieidamo il rispetto della legge che e non permettiate di maltrattare l'asino nella festa di Pero Palo e nelle altre fiestas. Non compreremo il Pimenton de la Vera né nei nostri negozi né via internet, fin quando ci continua a utilizzare un asino vivo nella festa del Pero Palo e Villanueva e a maltrattare gli animali nelle fieste (della provincia) di Caceres

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NO ALLE FESTE CON ANIMALI SPAGNOLE

Come ogni anno a carnevale in molte regioni spagnole si tengono festeggiamenti particolarmenti crdueli contro gli animali; uno dei più noti è quello dell'asino di Villanueva, per il quale in passato che si diceva che la festa finiva quando finiva l'asino.
Ricordiamo il costante impegno degli animalisti a livello internazionale, fra cui Vicki Moore, fondatrice della FAACE (Lotta Contro le Crudeltà sugli Animali in Europa) che salvò nel 1987 l'asino e che portò alla ribalta internazionale la questione; per l'Italia ricordiamo Clara Genero, che organizzo costantemente la presenza di animalisti italiani; tutto questo ha permesso con gli anni che l'asino non venisse più ucciso; l'entrata in vigore di una legge per la protezione degli animali sembrava aver portato un miglioramento rispetto al passato, ma ancora nel 2004 la situazione è tornata ad essere peggiorata.
L'esistenza della legge permette però alle associazioni locali di esigere il suo rispetto e quindi è FONDAMENTALE l'arrivo di una pioggia di e-mail per far sapere che la questione è conosciuta anche all'estero e con negativi riflessi turistici.

Quest'anno la FAACE, assieme ad Animal 2000 (Germania,) lancia anche il boicottaggio di un prodotto particolare di alcuni villaggi de "la Vera", il Pimenton de la Vera, una spezia costituita da peperoncino affumicato.
La FAACE ha quindi elencato gli indirizzi mail sopra riportati ai quali scrivere le proteste. Boicottiamo questo prodotto, facciamo sapere che verrà associato a crudeltà e insensibilità!

Se potete, fate girare questa mail!

Grazie

Roberto Tomasi


IL COMUNE DI TRIESTE APPROVA UN REGOLAMENTO E POI NON LO FA RISPETTARE

Protesiamo con il Comune di Trieste che nel recente Regolamento per la tutela degli animali vieta la vendita di tartarughe d'acqua, ma di fatto non lo fa rispettare. Qui sotto troverete una proposta di testo da mandare all'amministrazione comunale di Trieste. E' una lettera educata, ricordate di mettere e di dire di mettere nome, cognome, città. Personalizzazioni sono, ovviamente, benvenute.

La protesta va mandata al sindaco e per conoscenza ad assessori, portavoce e organi di stampa:

Scrivere a: [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected]

E in Cc a: [email protected]


Messaggio tipo:

Al Sindaco di Trieste
e, p.c. agli assessori e agli organi di stampa

Egregio sindaco Roberto Di Piazza,

ringrazio l'Amministrazione comunale di Trieste per l'emanazione del Regolamento per la Tutela e il Benessere degli Animali, ma allo stesso tempo le faccio notare che, nonostante il regolamento sia entrato in vigore da più di un mese, almeno cinque negozi nel comune di Trieste vendono ancora tartarughe d'acqua (Trachemys scripta scripta).

Eppure il Regolamento, al titolo III, capo 5, articolo 43, comma 5, dice chiaramente:

"E' FATTO DIVIETO DI COMMERCIALIZZARE TESTUGGINI ACQUATICHE PALUSTRI".

Il Regolamento, in base all'Articolo 57 del Codice di Procedura Penale, investe nell'incarico di farlo rispettare "ufficiali e agenti di polizia giudiziaria" quali Vigili Urbani, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il personale della Polizia di Stato, le guardie forestali.

Come mai quindi continua, in pieno centro di Trieste, un commercio palesemente illegale di tartarughe d'acqua? Perché, alla richiesta di intervento, alcuni vigili urbani si sono rifiutati dicendo che il problema non è di loro competenza, entrando così in palese violazione all'art. 57 del codice Penale. Mi risulta inoltre che degli esposti scritti, inoltrati da privati cittadini al Corpo dei Vigili Urbani del Comune di Trieste, non hanno ancora avuto risposta.

Come mai?

L'importazione e della vendita delle tartarughe d'acqua è un ignobile crudeltà, sia dal punto di vista etico (ha mai posseduto una tartaruga d'acqua signor sindaco? Lo sa che da adulte, se ci arrivano, sono lunghe 25 centimetri? Le ne è mai morta una fra le mani il giorno dopo averla comperata in un negozio?) che da quello ambientale (lo sa quanti danni porta agli ecosistemi locali la liberazione in natura di questi poveri animali originari del Sud degli Stati Uniti?)

Le chiedo quindi, signor sindaco, di attivarsi presso gli agenti di polizia giudiziaria per far rispettare il divieto, come da suo dovere istituzionale e di trasparenza nei confronti dei cittadini.

Un cordiale saluto.

(Nome cognome città).