Mobilitiamoci!
Oltre la Specie
APPELLI:
AIUTIAMO I CANI DELLA TURCHIA!
Riceviamo da: WWW.APERTISVERBIS.ORG
Riceviamo un appello importante dalla Turchia, preghiamo tutti di aiutarli nella lotta al randagismo e a migliorare le condizioni dei cani nei canili vi prego di fare girare in tutte le liste grazie
Negli ultimi mesi vi abbiamo regolarmente lanciato grida di aiuto provenienti dalla Turchia. La situazione, però, sembra andare di male in peggio. E' per questo che ora proponiamo di estendere la nostra campagna di protesta anche all'Italia.
I cani randagi
turchi vengono avvelenati, picchiati e trascurati in modo massivo. La legge
turca per la protezione degli animali, che è stata approvata il 3 luglio
2004 è semplicemente ignorata dal governo, dalle autorità locali
e dai cittadini.
Le risposte che riceviamo alle nostre grida di aiuto vanno da "Non abbiamo
alcun potere per agire", a " siamo già pieni di problemi".
Ma sino ad ora nessuno ha reagito in maniera efficace. Come è possibile
che i politici olandesi ed europei, le organizzazioni per la protezione degli
animali in Olanda e nel mondo lascino che ciò accada senza neppure che
il governo turco sappia della nostra disapprovazione per questi atti? Anche
quando non si ha la possibilità di agire, o si è già saturi
dei propri problemi, c'è sempre la possibilità di fare almeno
udire al governo turco le vostre voci.
Di seguito vi sono dei link dove troverete le fotografie e le descrizioni che
abbiamo ricevuto oggi. Per favore, ancora una volta vi chiediamo con forza di
far sì che la vostra disapprovazione per tutto questo giunga alle orecchie
del governo turco!
Queste prime foto sono state scattate nel canile di Sivas, in Turchia. I cani
ospitati in questa struttura, così come in altri centri analoghi turchi,
sono gravemente negletti. Queste immagini sono state scattate recentemente.
Regolarmente, teppisti accedono al canile di notte, a causa della recinzione
inadeguata, e percuotono e uccidono gli animali, lasciando bottiglie di birra
vuote dappertutto. Le autorità locali sono consapevoli di ciò
che accade, ma non agiscono in nessun modo.
Le seguenti foto provengono da un canile nel quartiere di Bahcesehir, ad Istanbul,
Turchia. Numerose volte abbiamo segnalato la gravissima situazione in cui versa
questo canile.
Se volete, potete leggere in proposito il nostro sito web:
http://www.actiezwerfhonden.nl/Eng/Actueel/Laatstenieuwsindex.htm
e potete
trovare ulteriori foto a questo indirizzo:
http://gif.actiezwerfhonden.nl
Inoltre
abbiamo di recente ricevuto una email in cui ci informavano che il direttore
del canile municipale di Izmir non permette che i cani vengano sterilizzati;
cani maschi e femmine vivono negli stessi recinti.
http://www.geocities.com/izmirdogs.
Vi invitiamo a far sì che le vostre voci vengano presto udite, e a scrivere lettere protesta al governo turco. Dobbiamo parlare in nome di coloro che non hanno voce, gli animali, essi hanno urgente bisogno del nostro aiuto.
Vi preghiamo
gentilmente di inviare una copia della vostra email di protesta al governo turco
anche a noi. A nostra volta, noi inoltreremo le vostre lettere ai volontari
che operano in Turchia per la salvaguardia degli animali, incoraggiandoli ad
andare avanti col loro lavoro.
Grazie,
ActieZwerfhonden.
www.actiezwerfhonden.nl
Scrivere A:
[email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected]
e in copia nascosta: [email protected]
Messaggio tipo:
We have seen the pictures of dogs being mistreated by citizens just for fun
or as a result of fear, fear caused by lack of information and education.
We know about dogs being poisoned by the authorities or being caught by municipal
dog catchers to be imprisoned in poor "shelters", shelters that would
not even deserve to be called that way in our countries.
You probably know that there is no such problem as street dogs in our countries
as every dog owner knows his responsibility and most dogs are being neutered.
Very few dogs are dumped and in the rare case that some uncivilized human being
dumps a dog, it is rescued, sheltered, neutered and re-homed.
The voice of people wanting to boy-cot tourism to your country for this reason
is getting stronger and stronger.
However we also know that there are several organisations in your city willing
and able to solve this problem in a more dignified and human way.
This solution called Neuter and Release is authorized by the WHO and the WSPA
and has proved to be the solution of the stray dog problem in many other cities
in the world. The pain and the anguish of the animals in the Bahcesehir shelter
do not stop. First they carried off 100 of dogs to the hills. After the protested
of the animal care against this action, they gave to them back 81 dogs . 1 Month
later, again, 40 dogs were carried off and killed. The common grave of these
killed animals is a dried up brook. The remaining dogs, which are still in the
shelter, are punished by leaving them without food. The dogs are kept on a wet
concrete floor. They are in a very poor condition, most of them are weak. There
is no (medical) care for the weak and hungry animals. There are about 160 -
180 dogs in the Bahcesehir Shelter. The food provided to the dogs is garbage,
which is dumped in the middle of the shelter with 2 wheel-barrows. The dogs
gorge this garbage, because they do not have enough to eat. The two current
workers in the shelter, are cruel to the animals. The vet is only there for
show.
No one is allowed into the shelter. Animal protection workers wanting to enter
the shelter, are carried away by the police.
THE DOGS ARE VERY POORLY AND IN BAD SHAPE.THEY ARE KILLED WITH A NEWLY DEVELOPED METHOD, NAMELY:
- BY STARVATION,- BY KEEPING THEM IN WET AND DIRTY SURROUNDINGS and- BY EXTREMELY UNHYGIENIC LIVING CONDITIONS.
Many European Union citizens (not only in Germany) absolutely expect Turkey to observe European Union animal protection regulations in principle even before Turkeys acceptance into the European Union.
Sincerely
Nome Cognome Nazione
Messaggio tipo:
Estimados
Señores,
Les comuniquémos nuestra fuerte oposición a las fiestas con animales
en Extremadura, como la de Villanueva. Estas fiestas perjudican intensamente
la imagen turística de Extremadura; invitaremos parientes y amigos a
no visitar Vuestra región hasta cuando estas crueldades no serán
prohibidas. Pedimos el respeto de la ley y que no permitan maltratar el burro
en la fiesta del Pero Palo y en la otras fiestas
No compraremos "Pimentón de la Vera" ni en nuestra tienda local
ni por Internet, mientras se siga utilizando a un burro vivo en la fiesta de
'Pero Palo' en Villanueva de la Vera y a maltratar los animales en las fiestas
de Caceres.
Distintamente
nominativo e localita'
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Traduzione:
Comunichiamo
la nostra forte opposizione alle feste con animali in Extremadura, come quella
di Villanueva. Queste fiestas pregiudicano molto l'immagine turisitca dell'Extremadura;
inviteremo parenti e amici a non visitare la Vostra regione fino a quando queste
crudeltà non saranno proibite. Chieidamo il rispetto della legge che
e non permettiate di maltrattare l'asino nella festa di Pero Palo e nelle altre
fiestas. Non compreremo il Pimenton de la Vera né nei nostri negozi né
via internet, fin quando ci continua a utilizzare un asino vivo nella festa
del Pero Palo e Villanueva e a maltrattare gli animali nelle fieste (della provincia)
di Caceres
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NO ALLE FESTE CON ANIMALI SPAGNOLE
Come ogni anno a carnevale in molte regioni spagnole si tengono festeggiamenti
particolarmenti crdueli contro gli animali; uno dei più noti è
quello dell'asino di Villanueva, per il quale in passato che si diceva che la
festa finiva quando finiva l'asino.
Ricordiamo il costante impegno degli animalisti a livello internazionale, fra
cui Vicki Moore, fondatrice della FAACE (Lotta Contro le Crudeltà sugli
Animali in Europa) che salvò nel 1987 l'asino e che portò alla
ribalta internazionale la questione; per l'Italia ricordiamo Clara Genero, che
organizzo costantemente la presenza di animalisti italiani; tutto questo ha
permesso con gli anni che l'asino non venisse più ucciso; l'entrata in
vigore di una legge per la protezione degli animali sembrava aver portato un
miglioramento rispetto al passato, ma ancora nel 2004 la situazione è
tornata ad essere peggiorata.
L'esistenza della legge permette però alle associazioni locali di esigere
il suo rispetto e quindi è FONDAMENTALE l'arrivo di una pioggia di e-mail
per far sapere che la questione è conosciuta anche all'estero e con negativi
riflessi turistici.
Quest'anno la FAACE, assieme ad Animal 2000 (Germania,) lancia anche il boicottaggio
di un prodotto particolare di alcuni villaggi de "la Vera", il Pimenton
de la Vera, una spezia costituita da peperoncino affumicato.
La FAACE ha quindi elencato gli indirizzi mail sopra riportati ai quali scrivere
le proteste. Boicottiamo questo prodotto, facciamo sapere che verrà associato
a crudeltà e insensibilità!
Se potete, fate girare questa mail!
Grazie
Roberto Tomasi
IL COMUNE DI TRIESTE APPROVA UN REGOLAMENTO E POI NON LO FA RISPETTARE
Protesiamo
con il Comune di Trieste che nel recente Regolamento per la tutela degli animali
vieta la vendita di tartarughe d'acqua, ma di fatto non lo fa rispettare. Qui
sotto troverete una proposta di testo da mandare all'amministrazione comunale
di Trieste. E' una lettera educata, ricordate di mettere e di dire di mettere
nome, cognome, città. Personalizzazioni sono, ovviamente, benvenute.
La protesta va mandata al sindaco e per conoscenza ad assessori, portavoce e
organi di stampa:
Scrivere a: [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected],
[email protected], [email protected], [email protected]
E in Cc a: [email protected]
Messaggio tipo:
Al Sindaco di Trieste
e, p.c. agli assessori e agli organi di stampa
Egregio sindaco Roberto Di Piazza,
ringrazio l'Amministrazione comunale di Trieste per l'emanazione del Regolamento
per la Tutela e il Benessere degli Animali, ma allo stesso tempo le faccio notare
che, nonostante il regolamento sia entrato in vigore da più di un mese,
almeno cinque negozi nel comune di Trieste vendono ancora tartarughe d'acqua
(Trachemys scripta scripta).
Eppure
il Regolamento, al titolo III, capo 5, articolo 43, comma 5, dice chiaramente:
"E' FATTO DIVIETO DI COMMERCIALIZZARE TESTUGGINI ACQUATICHE PALUSTRI".
Il Regolamento, in base all'Articolo 57 del Codice di Procedura Penale, investe
nell'incarico di farlo rispettare "ufficiali e agenti di polizia giudiziaria"
quali Vigili Urbani, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il personale della
Polizia di Stato, le guardie forestali.
Come mai quindi continua, in pieno centro di Trieste, un commercio palesemente
illegale di tartarughe d'acqua? Perché, alla richiesta di intervento,
alcuni vigili urbani si sono rifiutati dicendo che il problema non è
di loro competenza, entrando così in palese violazione all'art. 57 del
codice Penale. Mi risulta inoltre che degli esposti scritti, inoltrati da privati
cittadini al Corpo dei Vigili Urbani del Comune di Trieste, non hanno ancora
avuto risposta.
Come mai?
L'importazione e della vendita delle tartarughe d'acqua è un ignobile
crudeltà, sia dal punto di vista etico (ha mai posseduto una tartaruga
d'acqua signor sindaco? Lo sa che da adulte, se ci arrivano, sono lunghe 25
centimetri? Le ne è mai morta una fra le mani il giorno dopo averla comperata
in un negozio?) che da quello ambientale (lo sa quanti danni porta agli ecosistemi
locali la liberazione in natura di questi poveri animali originari del Sud degli
Stati Uniti?)
Le chiedo quindi, signor sindaco, di attivarsi presso gli agenti di polizia
giudiziaria per far rispettare il divieto, come da suo dovere istituzionale
e di trasparenza nei confronti dei cittadini.
Un cordiale saluto.
(Nome cognome città).