Estratto del messaggio del 31/10/2003 alla mailing-list di Oltre la specie
NO A TROPICALIA 2003
Dal 1 al 9 novembre 2003 a Milano (presso il Forum di Assago) si svolgerà la manifestazione TROPICALIA, si tratta di una mostra-mercato (sono presenti stand con operatori turistici) incentrata sull’esposizione di fauna e flora tropicale ed esotica in genere con habitat ricostruiti artificialmente e percorsi guidati in varie sale contenenti di animali tropicali ed esotici vivi, la manifestazione vanta lo scorso anno un'affluenza di circa 20.000 persone e numerose scolaresche. Gli sponsor sono di tutto rispetto (tra gli altri la Provincia di Milano, il Comune di Milano e l'ATM-azienda di trasporti milanesi).
sito ufficiale della manifestazione: http://www.tropicaliamilano.it/sito/index.htm
Come potrete leggere dal sito ufficiale la manifestazione non è altro che uno
zoo improvvisato di specie animali e vegetali provenienti da aree esotiche del
nostro pianeta, i poveri animali saranno esposti ai visitatori immersi in finte
savane, foreste pluviali e ambienti marini, possiamo solo lasciarvi immaginare
la loro felicità.
Nella sezione "mostra" - "foresta pluviale" si parla di
farfalle vive presenti nel padiglione dedicato fornite da Butterfly Arc: http://www.butterflyarc.it/portal/ita/index.php
La Butterfly Arc è un'associazione a fini di lucro che ha una specie di parco
delle farfalle (vive) e numerosi parchi tematici in Veneto e che vende farfalle
ed insetti (vivi) da spedire in busta anche per matrimoni!!! Gli sposi possono
aprire le buste e liberare le farfalle spedite per le foto di rito!
http://www.butterflyarc.it/portal/ita/pg.php?pg=11
Si possono anche ordinare "pacchetti didattici" per scolaresche mediante i quali allevare farfalle ed insetti vari
http://www.butterflyarc.it/portal/ita/pg.php?pg=3e
Il responsabile di questa edificante ed educativa società è tale ENZO MORETTO
definito come entomologo naturalista e membro del consiglio nazionale dell’Associazione
Ambientalista “Amici della Terra/Friends of the Earth”.
Questo è un piccolo esempio sui personaggi che ruotano intorno a questa manifestazione imponente. Vi preghiamo di comunicare tutto il vostro sdegno per questa ennesima strumentalizzazione degli animali non umani a fini di lucro.
Indirizzario:
E in copia nascosta (Bcc o Ccn) a: [email protected]
Lettera Tipo:
Alla c.a. dello Staff di ProduzioneTropicalia 2003 Forumnet S.p.A.,
e, p.c.
Anyweb S.r.l.,
Kolaze & Ghelon S.r.l.,
Settore Cultura Provincia di Milano,
Settore Sport e Turismo Provincia di Milano,
Presidente Provincia di Milano,
Sindaco del Comune di Milano,
Redazione “Vivimilano”,
Direzione Generale ATM Milano,
Parco faunistico “Le Cornelle”
Redazione “Repubblica.it”
Redazione “La Repubblica”
Oggetto: NO a Tropicalia 2003
Spettabile Staff di Produzione Tropicalia 2003,
Con la presente intendo protestare contro l’organizzazione della manifestazione Tropicalia 2003 prevista nel periodo 1 – 9 novembre 2003 presso il Forum di Assago (MI).
Tale manifestazione, a mio avviso squallida e diseducativa, permetterà agli spettatori di visitare ambienti tropicali ed esotici in genere ricostruiti artificialmente all’interno delle strutture del Forum di Assago, a prescindere dalle dubbie finalità educative dell’iniziativa, ritengo incredibile che nel 2003 si organizzino ancora queste manifestazioni non tenendo in nessun conto la crescente sensibilità dei cittadini in materia di animali ed ambiente. Nel vostro sito è pubblicato un lungo elenco di animali esotici che saranno presenti vivi nei vari stand che ricostruiscono il deserto, la savana, la foresta pluviale ed il mare; alcuni di essi, sempre secondo il vostro sito, possono anche essere toccati.
Ritengo inutile e crudele detenere animali in cattività, ancora più crudele se si tratta di animali selvatici e provenienti da ambienti esotici estranei al nostro, ritengo che sia vergognoso che si permetta questo commercio di specie esotiche causa di stragi nei paesi di origine.
Il 90-95% dei rettili in commercio provengono da cattura, e il trasporto e la detenzione in luoghi non idonei alla loro natura comportano gravi danni a questi animali; da studi austriaci si evince che 41,7% delle tartarughe, il 19,3% delle lucertole e 22,5% dei serpenti presenta movimenti stereotipati; nel 30,6% delle tartarughe, nel 26,7% delle lucertole e nel 5,6% dei serpenti si sono riscontrati atteggiamenti aggressivi innaturali.
Vi ricordo che la Legge n. 150 del 1992 vieta il commercio di tutte quelle specie animali che subiscono un elevato tasso di mortalità durante la cattura e il trasporto dai luoghi di origine, legge che purtroppo non
viene attuata, come invece io auspico.
Rattristandomi nel constatare che società, gruppi industriali, amministrazioni pubbliche e media appoggiano a vario titolo tali eventi, vi comunico che non solo non visiterò la vostra manifestazione ma farò in modo che nemmeno parenti ed amici vi si rechino.
Distinti saluti
Nome e Cognome
Città
IL MALTRATTAMENTO E LA MACELLAZIONE DEI CAVALLI E DEGLI ALTRI EQUINI
Facciamo nostra questa importante iniziativa LAV a livello
nazionale:
Anche quest'anno in autunno la LAV si è mobilitata per portare all'attenzione
dell'opinione pubblica una delle campagne in difesa dei diritti dei cavalli e
degli altri equini che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi.
Nel nostro paese gli equini sono considerati “animali da reddito”, ovvero
destinati alla produzione di carne, non è mai stata emanata una legge specifica
che tuteli il loro status giuridico e che regoli il loro utilizzo nei vari
settori. Unico animale destinato al consumo umano che vive una doppia identità,
animale d’affezione per gran parte della sua vita, animale da macello nel
momento in cui per problemi di salute o per raggiunti limiti d’età non si rivela
più utile all’uomo. A guardarlo dal di fuori quello dei cavalli sembra un mondo
dorato, riservato ad una ristretta elite; grandi spazi verdi, la calma e
tranquillità della campagna fanno da sfondo alla sua vita. Nulla potrebbe
essere invece più lontano dalla realtà; il mondo dei cavalli è si un mondo
dorato, ma gli aspetti positivi sono appannaggio dei soli umani, ai cavalli
invece, ed agli altri equini, viene riservata una vita fatta di sfruttamento e
maltrattamenti. Al pari di una macchina il cavallo viene “rottamato” nel
momento in cui le prestazioni atletiche non soddisfano più, restituito al
commerciante per essere scambiato con un esemplare più giovane o dalle
prestazioni migliori. La destinazione della maggior parte di questi cavallli è
il macello.
Informazioni:
http://www.infolav.org/iniziativeincorso/introduzione/index.htm
FIRMA LA PETIZIONE ONLINE:
Chi non si è potuto recare nelle 300 piazze italiane a firmare la petizione della LAV, può farlo direttamente on line cliccando su http://www.infolav.org/iniziativeincorso/petizione/index.htm
Fate firmare parenti ed amici, o fatevi dare l'autorizzazione a farlo voi per loro!!!
IL COMUNE DI TORINO ED I PESCI “ORNAMENTALI”
Forse non tutti sanno che... nel Comune di Torino (ma
immagino sia lo stesso in altri comuni), tutti i pesci che sono nelle fontane o
in laghetti artificiali subiscono degli stermini di massa circa una volta al mese.
Si, perché le fontane e i laghetti devono essere ripuliti, e quindi svuotati
circa una volta al mese e in più occasioni per fantomatici guasti tecnici
l'acqua e' stata tolta prima che i pesci venissero tutti rimossi per cui si e'
verificata una moria spaventosa.
Quando questo e' successo al laghetto di Italia 61 a Torino, circa 2 anni fa sotto
gli occhi di attivisti per gli animali e' stato fatto un tale casino che lì i
pesci "ornamentali" non sono più stati rimessi.
Ora e' successo di nuovo pochi giorni fa nel laghetto di Piazza d'Armi, che
deve essere, in questo caso, smantellato anziché solo ripulito, per i
"sacri" lavori per le prossime olimpiadi invernali. Dopo la sommossa
popolare dei fruitori del parco, sono intervenuti gli "esperti" della
Provincia che con il metodo dello stordimento con la corrente elettrica hanno
raccolto gli ultimi pesci superstiti; animalisticamente parlando ogni metodo e'
deprecabile, quindi sarebbe bene che i pesci non venissero più introdotti nei
laghetti e fontane cittadini.
Per questo episodio possiamo protestare, e comunque visto che il laghetto viene
smantellato il problema non si riproporrà in futuro, ma che dire di tutte le
fontane e altri laghetti che i funzionari comunali amano popolare con pesci
perché sono "ornamentali" e che poi però sono sottoposti a questi
massacri ripetutamente?
Per i 2 casi qui documentati le denunce sono comunque già in corso, a quanto mi
consta (quella di 2 anni fa, ovviamente, giace da qualche parte, riposi in
pace).
Scriviamo all'Assessore al verde pubblico Dario Ortolano:
Cc:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
E in copia nascosta (Bcc o Ccn) a: [email protected]
Messaggio-tipo, da personalizzare (almeno nella
frase finale...):
alla c.a. Assessore al verde pubblico del Comune di Torino
e, p.c. agli organi di stampa
Mi unisco alla protesta per la scarsa professionalità degli addetti allo
svuotamento del laghetto di piazza D'Armi, che ha provocato la morte di molti
pesci, preceduta da lenta agonia.
Dato che le operazioni di svuotamento di fontane e laghetti artificiali che
ospitano pesci non sono mai indolori per questi animali, e che spesso una parte
di essi muore per asfissia, chiedo che non vengano mai più reimmessi pesci
"ornamentali" in queste strutture, e che quelli attualmente presenti
vengano spostati in laghi naturali, non sottoposti a operazioni periodiche di
svuotamento.
I pesci non sono "oggetti ornamentali" da USARE, ma animali, esseri
senzienti che meritano rispetto, e non si deve giocare con le loro vite!
Distinti saluti,
nome cognome