OLTRE LA SPECIE

Avrete senz’altro saputo della vergognosa posizione di Legambiente sulla caccia, che se fatta con criterio non danneggia l’ambiente; ma che bello ci sono i cacciatori che difendono la natura, che fortuna!

Aggiornamenti: vedi sotto

Scriviamo a: [email protected] e come al solito per conoscenza in copia nascosta (Ccn) a: [email protected]

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Sono inorridito dalla posizione di Legambiente a favore della caccia.

Difendere il territorio senza difendere gli animali, è come preservare le città lasciando che gli uomini muoiano. E' vergognoso che il mondo ambientalista difenda le lobby dei cacciatori e dei fabbricanti di armi.

Ma quando mai credete che le cose cambieranno se continuate a pensare con vecchie logiche e pietosa immoralità?

Legambiente perde tutta la mia stima e, se non cambierà posizione rispetto alla caccia, credo che perderà anche molti soci e simpatizzanti.

Il mondo è degli esseri che lo abitano, non dei cacciatori che ne "regolano l'equilibrio". O forse Legambiente vuole dire "lega l'ambiente"?

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AGGIORNAMENTI:

Molti di voi avranno ricevuto la risposta di Legambiente alle mail che abbiamo mandato a seguito delle posizioni da loro assunte sulla caccia, per chi non l’avesse ricevuta, la riportiamo di seguito. Più sotto troverete una lettera tipo da rimandare a Legambiente.

Cari amici,

mi duole constatare che abbiate interpretato il faticoso lavoro di Legambiente sul tema della caccia come semplicisticamente a 'favore della caccia' ma debbo farvi notare che così non è.
D'altronde è anche vero, e non vi è ragione alcuna per sostenere il contrario, che le rispettabili posizioni culturali degli animalisti si intrecciano ma non coincidono con l'approccio scientifico di Legambiente verso i differenti temi ambientali.
Questo percorso, difficile e criticabile, è quello che stiamo cercando (io più di altri ed è questa la ragione per cui mi sono permesso di inviarvi questa email) di seguire anche per la caccia.
Ragionare su questo argomento, carico di componenti emotive, è certamente cosa ardua, ma è parte della sfida.

Il nostro obiettivo, sono certo sia anche il vostro, è quello di cercare le strade (non partiamo con alcuna verità assoluta in tasca) per ridurre l'impatto sul patrimonio faunistico italiano anche da parte della caccia e, se fosse possibile, magari trovare forme per cui anche i cacciatori sappiano contribuire a questo obiettivo. Pensare ciò possibile fà di Legambiente un'associazione di 'romantici idealisti' più degli stessi animalisti?
Non credo proprio, ma sono certo che molti preconcetti consolidati possano rendere molto più difficile il cammino.
Spero di ricevere da voi suggerimenti utili per poter fare meglio e non sterili email di protesta.

Cordiali saluti

Nino Morabito

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La risposta alla mia protesta è quasi offensiva. Una battaglia per la civiltà può avere delle fasi di compromesso, ma le proposte di compromesso non possono venire da chi sostiene di avere a cuore la natura. La distanza tra animalisti e certi ambientalisti, è incolmabile, fortuna nostra, ma non per voi, non tutti gli ambientalisti sono così insensibili alla sofferenza animale. A voi interessa solo un ambiente bello e pulito e sano per gli uomini, a noi interessa che il mondo sia un posto migliore per tutti gli animali che ci vivono. La vostra insensibilità per le sofferenze degli animali è segno del vostro egoismo specista. Mi dispiace, siete mille miglia indietro. Il 70% degli italiani sarebbe a favore dell'abolizione della caccia e voi, anacronisticamente, ancora pensate solo di regolamentarla? Ma cosa vi trattiene dal prendere una posizione decisa contro la caccia? Cosa c'è che non vi piace nell'abolirla? L'unica risposta che riesco a darmi è che vi stia più a cuore il divertimento dei cacciatori piuttosto che il benessere degli animali. Facciamo finta, per amor di discussione, di non considerare gli animali, mi metto nei panni di uno che si ritiene ambientalista a modo vostro, lo sapete meglio di me quanti quintali di piombo vengono sparsi sul territorio dai cacciatori, e sapete meglio di me che il piombo è un elemento inquinante, per cui anche solo da ambientalisti non potete approvare la regolamentazione della caccia. Altra considerazione: la specie che mette in pericolo di distruzione totale il pianeta è sicuramente la specie umana, dovremmo diminuire la pressione demografica, oltre che distribuire equamente le ricchezza, perchè allora non proponete di "regolamentare" il numero di popolazioni che crescono in maniera esponenziale? Non siete nazisti, lo so, e non vi verrebbe mai i mente un'idea simile, ma un abbattimento controllato e di contenimento lo considerate accettabile. Cari signori, questo è specismo puro! E da ultimo, se il vostro obiettivo “è quello di cercare le strade per ridurre l'impatto sul patrimonio faunistico italiano anche da parte della caccia” sappiate che non è il nostro; la maggior parte di noi è vegana (come chi vi scrive) o vegetariana, figuratevi se possiamo accettare una “regolamentazione”: la caccia va abolita. Sarà senz’altro mia cura portare a conoscenza di questa vostra “sparata”, mi sembra il vocabolo più appropriato, tutte le persone con cui verrò in contatto; fate un po’ di calcoli matematici a fine anno, avrete recuperato qualche adesione tra i cacciatori, ma ne avrete senz’altro perse tra gli animalisti, i quali, forse per voi è una sorpresa, non difendono solo gli animali, ma anche l’ambiente, perché è anche la loro casa e non solo la nostra.

Distinti saluti.

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