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OLTRE LA SPECIE STOP ALL'IMPORTAZIONE DELLE TARTARUGHE D'ACQUA! aiutateci a fermare l'importazione e la vendita di tartarughe d'acqua
dagli Stati Uniti all'Europa UNA VERGOGNA CHE DURA DA 30 ANNI Tale commercio, iniziato una trentina di anni fa, vede una vergognosa filiera di guadagno (dagli allevatori ai venditori) sulla pelle delle tartarughe. Le statistiche dicono che, date le condizioni terribili di trasporto nei container, della stabulazione nei centri di stoccaggi, e per il modo in cui vengono tenute da chi le acquista, una percentuale del 90% muore entro il primo anno di età. Il basso costo delle tartarughe (15.000 lire, ora diventate 15 euro),
assieme alle bugie dei negozianti, che per la maggior parte nascondono
il fatto che le minuscole tartarughe in vendita cresceranno sino a diventare
di dimensioni e peso 100 volte maggiori (sino a 2 kg e 30 cm di lunghezza
del carapace), fanno sì che ci sia sempre stata tanta disinformazione
sull'argomento e leggerezza nell'acquisto, con gli ignari acquirenti convinti
che bastasse la bacinella d'acqua con l' isoletta e la palma di plastica
per allevare questi delicati animali. L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA Le tartarughe d'acqua che sopravvivono al terribile trasporto dagli Stati Uniti all'Europa sono abbandonate in natura dopo i loro primi anni di vita come animali d'affezione causa del loro crescere rapidamente in dimensioni. Da quel momento, esse diventano una grave minaccia alle più deboli specie autoctone europee, come le Emys orbicularis e le Mauremys leprosa, che si stanno estinguendo molto velocemente. Infatti, fontane, laghetti stagni in tutta Italia sono pieni di tartarughe d'acqua abbandonate. Quest'ultima è la ragione perché nel 1997 la Comunità
europea proibì l 'importazione delle tartarughe Trachemys scripta
elegans (le tartarughe "orecchie rosse", come quelle nella foto
sopra, importate a milioni negli anni passati, di cui il 90% morivano
entro un anno).
Il nome dell'iniziativa è NoTurtle. Il nostro sito web, dove potete trovare molte altre informazioni al riguardo è: Lo strumento con cui cerchiamo di raggiungere l'obiettivo del divieto è una petizione al Parlamento europeo. Noi non siamo un'associazione, e non accettiamo né sottoscrizioni. IL MODO PIU' EFFICACE CON CUI POTETE AIUTARCI E': Raccogliere firme per la petizione (la petizione è scaricabile dal nostro sito. Per facilità, un file word con la petizione, direttamente stampabile, vi viene mandato come allegato con questa email. La petizione cartacea è oggi l'unico mezzo, dato che le petizioni elettroniche al Parlamento europeo non sono permesse). I fogli con le firme sono da spedire via posta a Milano al nostro attivista Riccardo Moschetti, il cui indirizzo, indicato anche nel sito, è Casella Postale 14/249 - 20140 Milano 65 - Italia. Per raggiungere un "peso politico" sufficiente, una petizione deve avere almeno 50.000 firme. Quindi anche una manciata di firme raccolte da voi possono essere molto preziose per il nostro obiettivo e, di conseguenza, per le tartarughe. Un aiuto può essere fornito anche parlando del problema nel vostro
sito o nelle vostre pubblicazioni, o anche solamente con gli associati,
o inserendo un link o un banner di www.NoTurtle.org.
Giuliano Sadar per www.NoTurtle.org |