|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
È UNA FRODE SCIENTIFICA
Approfondimenti:
Link: Lega Antivivisezionista
(LEAL)
Link: Comitato
Scientifico Antivivisezionista
Link: Novivisezione
Link:
Campagna Ricerca senza Animali
Link:
Telethon? NO grazie!
Articolo:
Animali chi li usa in laboratorio?
Articolo: dove si pratica la vivisezione
in Italia
Link:
Dove sono le prove che la ricerca su animali sia utile per l'uomo?
(novivisezione.org)
Articolo: un racconto di Giuliano
Sadar
Link:
The Week of Fire - Paolo Ricci racconta la battaglia animalista
in Inghilterra
I Guerriglieri della Causa
Animalista (LE MONDE diplomatique)
Trascrizione della conferenza
di Cynthia O'Neill
Se Fido, il tuo cane, si ammalasse e stesse morendo, credi che sarebbe
scientificamente possibile trovare una cura per lui sperimentando
sul tuo sanissimo zio Walter? Lo trovi ridicolo? Certo
che lo è!
Eppure l'industria biomedica ed i suoi potenti alleati sono riusciti
a convincere milioni di persone, anche i più intelligenti tra noi,
che sia possibile trovare delle cure per le malattie umane sperimentando
su animali sani.
La sperimentazione animale è una frode
scientifica perché:
Ogni specie animale è un'entità diversa, sia
in termini di biomeccanica che di biochimica. Le specie animali non
sono differenti solo dagli esseri umani, ma anche tra loro: nella
loro anatomia, fisiologia, immunologia, genetica ed istologia (e perfino
nella struttura cellulare di base). Il cane è diverso dal gatto, che
è diverso dal ratto, che è diverso dal topo; e ognuno è diverso dall'uomo.
Ogni specie animale reagisce alle sostanze chimiche in
maniera diversa: l'aspirina è teratogena per i gatti e la
penicillina uccide le cavie, che però possono tranquillamente mangiare
la stricnina, uno dei veleni più letali per l'uomo, così come le pecore
l'arsenico, e la lista potrebbe continuare all'infinito. Di conseguenza,
sostanze molto utili per l'uomo sono state messe da parte, per anni,
in quanto dannose agli animali, e moltissimi farmaci, considerati
"sicuri" sulla base di esperimenti condotti sugli animali, sono stati
poi ritirati dal commercio per avere causato nell'uomo gravi danni
alla salute. In Italia, negli ultimi anni, sono stati
ritirati migliaia di prodotti farmaceutici.
Le malattie dell'uomo non possono essere riprodotte negli
animali - in realtà neanche nell'uomo - perché la malattia
riprodotta è artificiale e diversa da quella che il corpo produce
spontaneamente.
Un esempio: se tu non hai l'epilessia, nessuno te la può far venire,
e ancora meno la si può procurare ad un animale. In alcuni casi si
possono ricreare dei sintomi della malattia, come le convulsioni,
ma mai la malattia vera e propria.
Fanno eccezione le malattie infettive, ma gli animali non contraggono
quelle umane (infatti non è mai stato possibile, nei laboratori, contagiare
di AIDS umano un solo animale). Tra le mille differenze
che ci dividono dagli animali, vi sono anche quelle dei sistemi
immunitari: i ratti vivono nelle fogne, i cani bevono l'acqua
delle pozzanghere ed i gatti si leccano via la sporcizia dal corpo,
senza ammalarsi!
Chi sperimenta sugli animali dice che sono abbastanza "simili" all'uomo.
Ma in termini di vera scienza il concetto di "simile" è del
tutto privo di valore. Se qualcuno ti dicesse che nella stanza
accanto non c'è ossigeno, ma un gas molto "simile" all'ossigeno, ci
entreresti? Se ti servisse una trasfusione di sangue e qualcuno ti
dicesse che c'è una sostanza molto "simile" al sangue umano (come
il sangue di scimpanzé), lo accetteresti? Se ti dicessi che i miei
numeri del lotto sono molto "simili" ai numeri vincenti, ti congratuleresti
con me?
Ti chiederai per quale ragione, allora, le sostanze destinate all'uomo
vengono ancora sperimentate sugli animali. Lo si fa per favorire
le carriere scientifiche, basate sul numero di "pubblicazioni"
prodotte, e soprattutto le industrie. La sperimentazione animale fornisce
ai produttori, oltre ad una eventuale tutela giuridica, la possibilità
di selezionare, la risposta variando la specie animale o le condizioni
dell'esperimento. Ciò consente, in un'ottica di profitto che non ha
certo come fine la nostra salute, la commercializzazione di
migliaia di farmaci, spesso inutili e talvolta dannosi.
L'attuale ricorso alle manipolazioni genetiche, per
superare le differenze tra uomo e animale con la creazione di animali
transgenici nei quali sono stati immessi geni umani, mostra ancora
una volta l'irresponsabilità dell'ambiente scientifico che non vuole
valutare le gravi conseguenze, pur spesso denunciate, di tali azioni;
e mostra anche la sua ostinazione nel perseverare in una strada errata.
Infatti con il tentativo di "umanizzare" l'animale da laboratorio
(che resterà differente da1l'uomo in tutte le sue altre caratteristiche)
si ammette apertamente il fallimento della ricerca fatta con
gli animali.
Dopo più di cento anni di massiccia e costosissima ricerca basata
sulla sperimentazione animale, pur essendo cambiati sia le malattie
che i loro decorsi, il numero dei malati non si è ridotto. Lungi dal
trovare cure per i "mali del secolo", stiamo perdendo terreno nella
lotta contro il cancro, le malattie cardiovascolari, il diabete, l'AIDS,
la distrofia muscolare, la sclerosi multipla, la sindrome di Alzheimer
e le malformazioni, per citarne solo alcune. Ed inoltre le malattie
iatrogene (prodotte da farmaci), sono sempre più presenti. La spesa
sanitaria dei Paesi industrializzati sta diventando un onere insostenibile
e tutte le nazioni sono costrette, per questo, a ridurre l'assistenza
sanitaria pubblica.
In tutto il mondo è in rapida crescita il movimento di Medici
e Scienziati che si battono per l'abolizione della sperimentazione
animale, metodo di ricerca che ha sempre usurpato all'osservazione
clinica il merito delle conquiste scientifiche del passato, che ha
ostacolato il progresso della medicina e che è causa di una sperimentazione
incontrollata sull'uomo.
Questo movimento, rappresentato in Italia dal Comitato Scientifico
Antivivisezionista, si batte per una medicina che abbia basi scientifiche
e che si serva della prevenzione, della ricerca clinica e, soprattutto
della logica e del buonsenso.
La scelta non è
tra un bambino e un topo.
La scelta è tra vera scienza e falsa scienza.
|
|
|
|
|
|