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Nel cuore di Busto Arsizio (Varese), nella Tecnocity (gli ex-Molini
Marzoli Massari), i docenti dell’Università dell’Insubria
svolgono ogni giorno esperimenti su animali innocenti, e tutto a
spese dei cittadini bustesi! Il Comune, infatti, oltre ad ospitare
l’Università gratuitamente in una proprietà
pubblica, paga tutte le spese di gestione e di consumo dei “materiali
da laboratorio” (gli strumenti per vivisezionare gli animali
e gli animali stessi!), per un totale di 200 milioni di lire ogni
anno! Inoltre, sempre a nostre spese , l’Amministrazione Comunale
sta ristrutturando e attrezzando a laboratori di vivisezione per
i signori dell’Insubria l’intera Villa Manara, per la
bellezza di 9 miliardi di lire!
In un colloquio con l’Assessore Paola Reguzzoni abbiamo saputo
che l’Insubria ha attivato la laurea in Biologia a Busto solo
in cambio di spazi per le ricerche dei propri docenti: in pratica
i cittadini bustesi pagano coi propri contributi la ristrutturazione,
l’attrezzatura e il funzionamento di due edifici pubblici
che servono agli interessi privati di alcuni ricercatori, che con
la scusa di portare l’Università a Busto si sono accaparrati
gratuitamente spazi che nessuno gli avrebbe mai dato!
La convenzione Comune-Università stabilisce che alla consegna
di Villa Manara la stessa convenzione cesserà e bisognerà
stipularne una nuova, quindi la Giunta può inserirvi un vincolo
di non-utilizzo di animali per la ricerca e le esercitazioni didattiche.
Dopo oltre un anno di volantinaggi, raccolte firme, incontri scientifici
sull’inutilità della sperimentazione animale , proteste
telefoniche ed e-mail, blitz in consiglio comunale, cortei per le
strade di Busto…eravamo finalmente riusciti a far parlare
il Sindaco, che il 25 maggio 2004 aveva dichiarato: <<Assicuro
tutto il mio impegno perché si arrivi ad un accordo nei termini
indicati dal Consiglio Comunale>>, che il 4 ottobre 2003 aveva
chiesto al Sindaco e alla Giunta di <<intervenire, per quanto
di loro competenza, affinché sul territorio comunale non
si effettuino esperimenti su animali o esercitazioni didattiche
sugli stessi>>.
Ma Luigi Rosa, nell’Accordo di Programma siglato tra il Comune
di Busto Arsizio e l’Università dell’Insubria
il 1° dicembre 2005 (un accordo preliminare al quale farà
presto seguito la Convenzione vera e propria), ha fatto scrivere
che l’Università si impegna a <<operare nel rispetto
delle disposizioni contenute nel DL 27 gennaio 1992 n.116 relativo
all’attuazione della direttiva 86/609/CEE in materia di tutela
del benessere animale, per quanto attiene le attività comportanti
l’impiego di animali per fini sperimentali o altri fini scientifici.>>
Tale articolo è una presa in giro, significa solo che l’Insubria
si impegna a rispettare la legge, quella legge che già le
CONSENTE di utilizzare animali negli esperimenti! Luigi Rosa avrebbe
dovuto far scrivere invece che l’Università si impegna
a <<non utilizzare animali nell’attività di ricerca
scientifica e nell’attività didattica>>.
Luigi Rosa si è dimesso da Sindaco il 30 gennaio 2006, seguito
a ruota da Assessori e Consiglieri comunali, per cui la nuova Convenzione
sarà approvata sotto una nuova Amministrazione. La LAV di
Busto Arsizio in questi mesi farà di tutto per far conoscere
ai cittadini bustesi la vergognosa condotta dell’ormai ex-Sindaco
Luigi Rosa e di tutta la sua ex-Giunta.
Lotteremo con tutte le nostre forze affinché la nuova Amministrazione
Comunale stipuli con l’Università dell’Insubria
una Convenzione che fermi gli orrori che quotidianamente e impunemente
vengono compiuti nel cuore della nostra città.
Info: LAV Busto Arsizio (VA): [email protected]


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