I NEMICI DEGLI
ANIMALI
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L'ASSOCIAZIONISMO: ALTROCONSUMO SOSTIENE LA
VIVISEZIONE
Salutest n. 50 del giugno 2004 (la rivista dedicata alla salute
di Altroconsumo), a pagina 7, pubblica il seguente articolo:
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Primi risultati sul lupino
Le proteine del seme di lupino potrebbero essere molto utili per
contrastare colesterolo alto e ipertensione. Questa pianta, tipica
del bacino mediterraneo, diventerebbe così una concorrente
europea della soia, pianta che viene principalmente importata e
molto spesso geneticamente modificata. Per indagare sulle proprietà
del lupino e sui suoi eventuali utilizzi nella nostra alimentazione,
l'Unione europea ha avviato uno studio di tre anni, coordinato dall'Università
degli studi di Milano, con il coinvolgimento di enti scientifici
e associazioni di consumatori, tra cui Altroconsumo. I primi risultati
della ricerca fanno ben sperare sulle future applicazioni del lupino,
in particolare sulle sue capacita' di contrastare il colesterolo
e migliorare l'attività cardiocircolatoria. L'assunzione
costante di proteine del lupino, infatti, sperimentata fin'ora su
topi da laboratorio, sembra efficace nel tenere sotto controllo
l'ipertensione e nel ridurre il tasso di colesterolo del sangue.
Questi dati indicano che il lupino può diventare un nuovo
strumento terapeutico per l'ipercolesterolemia, in particolare per
tutte le persone che usano i derivati della soia per tenere il colesterolo
sotto controllo. Sono risultati che meritano ulteriori approfondimenti.
Sono previsti nuovi studi per verificare gli effetti della proteina
del
lupino sullo stress ossidativo nei fumatori e sul diabete.
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Questo dimostra che Altroconsumo sicuramente sostiene la sperimentazione
su animali.
I test su animali sono sempre inutili, ma quando si tratta di alimentazione
sono *particolarmente* inutili: come si fa a paragonare il metabolismo
di un topo a quello di un umano? Eppure, ne vengono fatti tantissimi.
Negli articoli scientifici di "review" pubblicati sulle
riviste poi di solito scrivono "Si e' ottenuto questo risultato
sui topi, ma non possiamo sapere se valga per gli umani. Esaminiamo
quindi questi studi di popolazione...".
Inoltre, non si puo' nemmeno dire che questi test siano obbligatori
per legge: il lupino non e' una nuova sostanza chimica, ne' un farmaco
ne' un cosmetico, esiste gia' in commercio da migliaia di anni e
di certo non e' necessario testarlo su animali per venderlo!
Eppure, guardate cos'ha risposto il servizio-soci:
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gentile signor ...,
ci scusiamo, anzitutto, per il ritardo con cui rispondiamo a questa
sua e.mail; auspichiamo, per il futuro, di poter contare ancora
sulle sue segnalazioni, indispensabili alla realizzazione dei nostri
servizi.
La sperimentazione di sostanze che hanno come obiettivo finale quello
di esercitare un presunto effetto sulla salute degli individui,
come per esempio i farmaci, passa obbligatoriamente attraverso la
fase di sperimentazione sugli animali.
Nel caso specifico del lupino, l'obiettivo è quello di verificare
se i suoi componenti possano avere un effetto positivo nel contrastare
l'elevato tenore di colesterolo del sangue e l'ipertensione arteriosa,
proponendosi come sostituto della soia, oggi ampiamente utilizzata
allo scopo.
Inoltre, non tutte le sperimentazioni comportano la morte dell'animale:
e questo accade anche per alcune delle prove previste dal progetto
"lupino".
Infine, la sperimentazione su animali condotta nell'ambito di progetti
finanziati dalla Commissione Europea come quello sul lupino, appunto,
è preceduta da una lunga procedura di autorizzazione etica,
che garantisce da pratiche poco "ortodosse" nei confronti
degli animali da esperimento.
grazie per averci scritto
servizio soci
Altroconsumo o Altravivisezione?
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