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FENOMENOLOGIA DELLA COMPASSIONE
Etica animale e filosofia del corpo
(Sonda 2008) traduzione a cura di Marco Maurizi e Massimo Filippi (OLS)


Fenomenologia della compassione - Ralph R. Acampora
Edisioni Sonda

Leggi l'introduzione al libro
Leggi la presentazione del libro
Leggi il capitolo 5 del libro
Copertina e retro del libro

pp. 247 - € 18,00
collana «Saggi », n. 14
ISBN 978 88 7106 522 9
Edizione Sonda

Richiedete il libro a: acquisti@oltrelaspecie.org

«In questo libro, intellettualmente coraggioso e rigorosamente argomentato, Ralph Acampora rivitalizza il dibattito sull'etica dei rapporti transumani con un'iniezione tonificante di pensiero europeo contemporaneo».
J. M. Coetzee, premio Nobel per la letteratura 2003

«Fenomenologia della compassione è un libro fondamentale: esso mostra che i nostri rapporti con gli altri animali e la nostra solidarietà morale nei loro confronti non dipendono da quanto “essi” siano a noi simili in termini di capacità mentali o di sensibilità. Acampora si smarca dall’antropomorfismo sostenendo che la compassione per gli altri animali e la responsabilità etica che ne consegue derivano dal fatto che siamo tutti “esseri corporei” che condividono una comune vulnerabilità e identiche esperienze».
Marc Bekoff, Università del Colorado

«Fenomenologia della compassione è un saggio eccellente che presenta un approccio inedito all'etica animale, basato su una teoria morale della compassione interspecifica. Acampora argomenta a favore di una fenomenologia corporea dei rapporti affettivi che oltrepassi quei pregiudizi antropocentrici, cognitivi e teoretici fondati sulla svalutazione dell'esperienza corporea e dell'animalità che condividiamo con le altre le specie.
Di particolare impatto sono la varietà di fonti e temi che vengono messi in gioco,
l'approccio interdisciplinare della ricerca e il fecondo intreccio tra prospettive analitiche, continentali e femministe.
Questo è il miglior libro che abbia mai letto sull'argomento».
Lawrence J. Hatab, Old Dominion University



Ralph R. Acampora

è professore associato presso il Dipartimento di Filosofia e Studi Religiosi della Hofstra University, dove insegna Etica applicata e Storia della filosofia moderna.
Ha conseguito il dottorato presso la Emory University con una tesi sull’etica interspecifica e la fenomenologia del corpo. Ha curato, assieme a Christa Davis Acampora, il volume A Nietzschean Bestiary (Rowman & Littlefield, 2003) ed è autore di numerosi saggi su temi che spaziano dall’etica ambientale, alla bioetica e alla questione animale.
È redattore di importanti riviste antispeciste come «Society and Animals» e «Anthrozoös» e collabora stabilmente a «Environmental Ethics» e «Human Ecology Review».

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Ripensare l’umano e il non umano
a partire dai loro rapporti concreti: verso un’«uguaglianza tra disuguali».

Molti approcci all'etica animale fondano lo status morale degli animali facendo appello alla loro capacità di agire in modo autonomo e intelligente o al possesso di una coscienza/mente.
Ralph R. Acamporafa invece ricorso a una filosofia del corpo che, prendendo in considerazione la comunanza fenomenica e somatica degli esseri viventi umani e non umani, tenta di sgomberare il campo da una sorta di specismo residuale. L’autore si serve della fenomenologia, dell'ermeneutica, dell'esistenzialismo e del decostruzionismo, per offrirci un approccio inedito alla teoria dei diritti e della liberazione degli animali.
La sua compassione non è il ritorno alla pietà del movimento animalista che ha preceduto le elaborazioni teoriche degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso; nonostante il lodevole impegno degli attivisti di allora, quella pietà non usciva infatti dall’alveo dell’antropocentrismo, era ancora una concessione che un umano generoso faceva all’animale. La compassione acamporiana, invece, proprio perché non rigetta ma attraversa, lasciandosene perfondere, il pensiero antispecista precedente con tutti i suoi appelli alla giustizia, si declina in maniera al contempo più complessa e più inclusiva, come con-sentire, cioè sentire-assieme e acconsentire.
In questo senso, Acampora può a buon diritto essere visto come uno degli apripista di un pensiero antispecista nuovo di cui inizia a fornirci una mappa intelligibile.