| CACCIA:
UN ESEMPIO DELLA BARBARIE
Approfondimenti:
Articolo: Caccia
2003: cronaca di una strage annunciata
Articolo: Gli italiani e la caccia (sondaggio)
Notizia:
E' ufficiale-RECORD di abbandoni estivi nel 2003
Articolo: Un esempio della barbarie: Caccia
ai cuccioli a Treviso, la campagna LAC
Sito:
Un massacro insostenibile (LAV)
Volantino:
Il prossimo bersaglio puoi essere tu (LAC) - pdf
Volantino:
Il prossimo bersaglio puoi essere tu (LAC) - doc
Documento:
il 72% degli italiani nel 2003 è contrario alla caccia -
ABACUS - pdf
Articolo: Campagna LAC antibracconaggio
La tremenda vita dei cani dei cinghialai
in Maremma
Articolo: Chiusura stagione venatoria
2003: 50 morti tra cacciatori e non
Articolo: L'Unione Europea condanna
l'Italia - nuovi orrori
Documento:
Dossier LAV sulla stagione venatoria 2003-2004 (LAV) - pdf
Articolo: lo stravolgimento
procaccia non passa (marzo 2004)
IL
CASO: LA PROVINCIA DI TREVISO AUTORIZZA UN MASSACRO DI CUCCIOLI
Comunicato del 22 agosto 2003
La LAC i giorni scorsi aveva chiesto all'Ufficio Caccia della Provincia
di Treviso i piani di abbattimento dei Caprioli e dei Cervi per
la corrente stagione venatoria trovando un muro di gomma, tant'è
che è stata costretta ad inoltrare una istanza ufficiale.
Oggi abbiamo scoperto, tramite un cacciatore indignato che ci ha
fornito i documenti ufficiali, il perché di tutta questa
omertà sulla vicenda: la Provincia evidentemente si vergogna
dei propri atti perché con delibera del 16 LUGLIO 2003 (n.315/54156)
ha autorizzato un'autentica carneficina includendo tra gli animali
cacciabili anche il raro Cervo e i cuccioli di capriolo di appena
8 mesi, il tutto senza il parere tecnico scientifico dell'INFS,
l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica dello Stato che esprime
pareri obbligatori sui calendari venatori.
Ciò non bastasse, la Giunta Zaia, in palese violazione alla
legge sulla caccia (art.18 commi 1 e 2 L.157/92) che consente l'abbattimento
dei Caprioli per un arco temporale massimo di 60 giorni, di norma
dall'1 ottobre al 30 novembre, ha concesso la caccia al capriolo
per ben 114 giorni: dall'1 al 15 agosto, poi dal 21 settembre al
16 novembre ed infine dal 16 dicembre al 29 gennaio.
Il periodo di caccia al Capriolo è stato quindi aumentato
illegalmente di 54 giorni pari al 90% in più !
In casa LAC regna lo sconcerto e l'indignazione, mai prima d'ora
si era saputo di una provincia che consentisse la caccia addirittura
ai cuccioli di pochi mesi nati nella primavera di quest'anno, il
tutto in violazione della legge regionale sulla caccia 50/93 che,
all'articolo 14 comma 8, vieta di abbattere i piccoli di capriolo.
Dal 21 settembre prossimo ricomincerà la carneficina e le
colline della provincia si trasformeranno in una macelleria a cielo
aperto, vediamo i numeri della mattanza: saranno ben 289 i caprioli
da uccidere così suddivisi: 76 maschi adulti, 84 femmine
adulte, 71 cuccioli, 58 cucciole. Per i Cervi viene prevista l'uccisione
di ben 17 soggetti, ciò significherà la loro estinzione
dalla provincia di Treviso, un vero peccato perché si cominciava
a vedere la loro presenza dopo ben 30 anni dalla loro scomparsa.
Giova ricordare che dalla lettura della delibera risulta che gli
abbattimenti vengono decisi in una determinata percentuale sul totale
dei soggetti censiti in provincia.
La beffa sta nel fatto che il totale degli animali presenti viene
stabilito con censimenti effettuati dagli stessi soggetti che poi
potranno uccidere la percentuale stabilita: un esercito di 259 cosiddetti
"selecacciatori" ! Ovvero un autentico conflitto di interesse
in quanto ai cacciatori converrà indiscutibilmente gonfiare
i dati per poi poter uccidere di più. Per paragone è
come se fosse il contribuente a decidere in autonomia quante tasse
pagare annualmente allo Stato.
Ma la beffa non finisce qui, infatti i censimenti oltre ad essere
stati fatti dai cacciatori sono stati realizzati di notte utilizzando
un faro a bordo di autovetture !!! Inutile avanzare critiche su
un metodo evidentemente contestabile e fortemente impreciso se non
addirittura ridicolo.
Il documento poi contiene degli aspetti addirittura macabri: la
legge vieta l'uccisione delle femmine lattanti e accompagnate dai
piccoli (art.14 c.8 L.R.50/93) e quindi l'escamotage della provincia
è stato quello di stabilire sulla carta che "dopo l'1
ottobre le femmine non sono più lattanti, a prescindere dalla
presenza di latte nelle mammelle". Hanno stabilito per regolamento
quando una mamma di capriolo finisce di allattare il proprio cucciolo
pur di poterli uccidere entrambi.
La LAC indignata e sconcertata da quanto accaduto valuterà
le seguenti strade: denuncia alla Magistratura trevigiana con richiesta
di sequestro di Caprioli e Cervi in tutta la provincia di Treviso,
ricorso al TAR, riscorso alla Corte dei Conti per la distruzione
di un bene, la fauna selvatica, dello Stato.
Ha dichiarato Gabriele Martin Consigliere Nazionale della LAC:
"Sono addirittura i cacciatori che ci aiutano a scoprire le
barbarie decise dalla Provincia. Ora abbiamo capito perché
Busolin ci ha fatto negare i documenti che abbiamo poi dovuto richiedere
per iscritto e che ci consegneranno per legge solo tra un mese a
strage iniziata. Sembra proprio che alla Giunta Zaia i cuccioli
di bambi diano fastidio come nel caso della cerbiatta Margherita
affidata ad un ristoratore. Ora la provincia autorizza un macello
degli innocenti, come si fa a sparare a dei cuccioli di 8 mesi?
Poi questi cacciatori dicono di amare la natura. Chi gioca nel torbido
però è la provincia: vorremmo che la Magistratura
indagasse per capire quanti dei 259 selecacciatori hanno in tasca
la tessera della Lega Nord. Zaia dovrebbe essere più coerente
perché non molto tempo fa ha dichiarato che il grado di una
società si misura dal rispetto che ha verso i vecchi e gli
animali. Dobbiamo quindi considerare ancora civile la società
che ha in mente Zaia per Treviso? Ora faremo tutto il possibile
perché il maggior numero di persone conosca quello che una
Amministrazione Provinciale può arrivare a fare pur di accaparrarsi
qualche consenso in più. Bisogna che la Magistratura li fermi
una volta per tutte: come si può concepire che un ente pubblico
stabilisca per legge quando una mamma capriolo ha finito di allattare
il proprio cucciolo ?"
Fonte: LAC Sezione del Veneto
Via Bellucci, n.16 31100 Treviso tel.0422/436296
email: LAC Veneto.
Info: http://www.anticaccia.it/
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GLI AGGIORNAMENTI:
Alle nostre numerose proteste risponde con una lettera L’Assessore
alla Caccia Pesca Parchi e Riserve della Provincia di Treviso Stefano
Busolin
Lettera
dell'Assessore (doc)
Alla lettera dell'Assessore risponde la Lega Abolizione Caccia Sez.
Veneto con argomentazioni che vanno a confutare quanto affermato
dall'Assessore, di seguito la risposta della LAC Veneto:
Comunicato del 19 settembre 2003
LA LAC RISPONDE ALLE AFFERMAZIONI DELL'ASSESSORE ALLA CACCIA
BUSOLIN CHE DICHIARANO IL FALSO
L'Assessore Busolin, con una lettera indirizzata ai cittadini che
avevano sollevato la protesta per la caccia ai cuccioli di Caprioli
e Cervi, ha affermato il falso in merito alle giornate settimanali
di caccia che secondo lui a Treviso sarebbero ridotte a due.
Busolin nella sua lettera ha scritto: "Siamo l'unica Provincia
del Veneto ad aver contenuto negli ultimi due anni al minimo le
giornate di caccia
settimanali, riducendole a 2 contro le 5 previste dal Calendario
Venatorio Regionale"
Ciò è palesemente falso per due motivi: 1) chi ha
ridotto le giornate di caccia non è la provincia di Treviso
ma il Presidente della Giunta regionale con apposito Decreto; 2)
la riduzione a due giornate di caccia riguarda solo 2 specie, lepre
e fagiano, sulle 50 specie totali cacciabili in Veneto grazie al
calendario venatorio ed alla Legge Regionale sulla caccia in deroga
alle specie protette dalla Comunità Europea.
Quindi, anche i cacciatori trevigiani potranno scorazzare per le
campagne della Marca per il massimo dei giorni consentiti: ovvero
tre giornate settimanali nei mesi di settembre, dicembre e gennaio,
e addirittura 5 giornate settimanali alla caccia alla fauna migratoria
nei mesi di ottobre e novembre.
Sulla caccia ai Caprioli, Busolin afferma di aver ricevuto il parere
favorevole dell'INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica).
Anche
ciò non corrisponde al vero, perché l'INFS, con nota
prot.n.005351/T-A28, dell'11/07/2003, con oggetto "Piani di
prelievo del Capriolo e del Cervo nella provincia di Treviso per
la stagione 2003-2004" indirizzata alla Provincia di Treviso
ha sottolineato: 1) la scorrettezza nel determinare i capi di Cervi
da abbattere attraverso il monitoraggio notturno effettuato con
il faro; 2) ha richiesto invano di vietare l'uso della caccia con
i segugi ai Caprioli. L'INFS ha affermato che con detto metodo si
perdono numerosi animali feriti destinati a non essere recuperati
e, aggiungiamo noi, a morire di stenti, fame, disidratazione, sete
e mangiati vivi dalle larve delle mosche carnarie a partire dalle
ferite delle armi da fuoco; 3) ha espresso la sua contrarietà
in merito alla caccia ad un determinato numero di soggetti della
specie Capriolo effettuata all'interno dell'Azienda Faunistico Venatoria
(AFV) "Montebello" sottolineando che in detta area vengono
abbattuti il 18,5 % dei Caprioli esistenti e evidenziando che tra
il 2002 e il 2003 il numero di Caprioli in quell'azienda si è
ridotto addirittura del 28%. La Provincia ha ignorato completamente
le indicazioni fornite dall'INFS, mantenendo inalterato il piano
di abbattimento relativo a questa Azienda Faunistico Venatoria.
Ha dichiarato Gabriele Martin, Consigliere Nazionale della LAC:
"Chiediamo al Presidente della Provincia Luca Zaia di tenere
sotto controllo l'Assessore Busolin, che ha scritto ai cittadini
di mezza Italia cose
false in merito a restrizioni alla caccia attuate in provincia di
Treviso. Credo
che la peggior cosa che possa fare un amministratore, sia quella
di
mentire ai cittadini."
(...)
LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto
Via Bellucci, n.16 31100 Treviso
Info: 328 2684562 - mail [email protected]
- web: www.lacveneto.it
COMUNICATI STAMPA
la
LAC Veneto ricorre al TAR: Comunicato LAC E ADAA del 29 settembre
2003
Slitta
la sentenza del TAR: Comunicato LAC E ADAA del 23 ottobre 2003
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LA CACCIA IN TOSCANA-DOSSIER
LAV
Un impressionante e dettagliato dossier della LAV sulla regione
con più cacciatori d'Italia.
Per il download della versione PDF del dossier:
"Cliccare
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